

| Il patto educativo. Proposte e strumenti per costruire relazioni positive tra insegnanti e famiglie
Curatori: Sandra Matteoli, Maurizio Parente Contributi di: Giacomo Dallari, Fiore Lia, Formaggi Elisabetta, Fracassini Remo,Sandra Matteoli, Maurizio Parente, Giuliana Petrini, Monica Zoccoli
Quando genitori e insegnanti riescono a collaborare, crescere e imparare è più facile per tutti gli alunni. La centralità dell’alleanza educativa scuola-famiglia, infatti, è riconosciuta come uno dei fattori più significativi per la promozione del successo scolastico e la prevenzione del disagio psicologico legato a difficoltà di apprendimento. In realtà l’esperienza quotidiana restituisce scenari spesso negativi. Il contesto storico e culturale in cui viviamo è caratterizzato da cambiamenti veloci e profondi che rendono i ruoli educativi più vaghi e insicuri. Il rapporto fra la scuola e la famiglia non è più definito come in passato. Il dialogo fra docenti e genitori è difficile, il confronto è poco significativo e vissuto come un potenziale ostacolo alla realizzazione degli obiettivi educativi di entrambe le parti. Emergono paure reciproche, affiorano diffidenza e sospetto che minano la fiducia reciproca e generano conflittualità più o meno manifesta e consapevole. Gli studenti, di conseguenza, sono spesso disorientati e sicuramente penalizzati dalla mancanza di punti di riferimento chiari e coerenti. Tali problematiche evidenziano l’urgenza di ripensare la relazione scuola-famiglia e di stimolare il confronto fra tutte le componenti della comunità educativa. Il volume offre una serie di contributi proposti da pedagogisti che, da vari anni, lavorano a stretto contatto con il mondo della scuola e con genitori di alunni di tutte le età. L’intento degli autori è quello di offrire a insegnanti, genitori, pedagogisti, psicologi e altri professionisti del settore uno spazio di riflessione su un tema così importante, fornendo un aiuto concreto per riportare all’interno della scuola la centralità dell’ascolto e del dialogo, per promuovere una nuova collaborazione responsabile da parte di tutti i partecipanti alla vita della comunità scolastica. Il testo propone, inoltre, ipotesi progettuali e strumenti operativi che possono essere utilizzati in maniera flessibile in contesti diversi.
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| Sandra Matteoli, L'intervento del pedagogista clinico nelle difficoltà di apprendimento, Junior, Bergamo 2010. Da una lunga esperienza di lavoro, prima con l'insegnamento della letto-scrittura, poi nel complesso impegno nelle difficoltà di comportamento e scolastiche dei ragazzi, l'autrice perviene ad una organica sistemazione della conoscenza del fenomeno e delle azioni pedagogiche ad esso riferite, che deposita in questo libro, volto anche ai genitori per il loro impegnativo compito di “relazione di aiuto” ai propri figli.. La ricerca della pedagogista toscana (Pedagogista clinica – FIPED) propone un percorso che rivaluta il ruolo della relazione pedagogica nell'intervento specialistico rivolto a coloro che, fin dalla prima infanzia, presentano rallentamenti e difficoltà nei processi di apprendimento dovute a motivi di vario genere. Dunque una sorta di protocollo d'azione per il professionista a fronte della poliedricità di come si manifestano i problemi scolastici e comportamentali dei ragazzi. In tale direzione, alla valutazione pedagogica segue l'elaborazione di un progetto educativo globale nel quale il pedagogista, oltre a condurre azioni individuali con il caso, ha il compito di coordinare i vari interventi valorizzando le competenze di coloro che vi sono direttamente coinvolti: la famiglia, la scuola e il bambino stesso. In quest'ottica l'intervento specialistico entra a far parte di un sistema di relazioni e può diventare efficace solo se ricerca la collaborazione attiva di tutti i protagonisti. Il testo illustra pertanto il processo clinico nelle sue varie fasi (osservazione del bambino, valutazione e progettazione pedagogica, terapia, consulenza alla scuola e alla famiglia) e propone materiali operativi flessibili e facilmente adattabili a situazioni diverse. Piero Crispiani
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